Le Grotte Marine

GROTTE MARINE

Le grotte marine ( tratto da Vieste Gemma del Gargano di Ludovico Ragno ). La prima di esse, proprio alla punta della Testa è la Grotta dei contrabbandieri. Ha due accessi, uno dal lato nord e l’altro da sud. Sopra la grotta v’è un trabucco, a cui s’arriva scendendo quasi carponi per uno scosceso sentiero. Della successiva, la Grotta campana piccola, il nome spiega la sua rassomiglianza al mistico bronzo delle chiese. 

A Campi, ecco tre grotte da visitare: la grotta calda, la grotta sfondata e la grotta due occhi: i suoi occhi sono le due aperture sulla sommità, quasi invisibili, nascoste dai pini che sopra fanno corona e attraverso le cui foglie sottili la luce filtra e giunge sull’acqua come fosse diffusa da un riflettore;

Si arriva ora a Pugnochiuso. Cento metri prima della cala omonima spaccano la roccia le due Grotte lunghe, profonde circa ottanta metri. La prima è la Grotta dei marmi (cominciano a far capolino i nomi di nuovo conio), così dette perché le pareti sono lisce e lucide come il marmo. La seconda è la Grotta delle sirene

Fuori, sulle spiaggette di Porto Piatto e Pugnochiuso, vicino Cala della Pergola, una piccola cala incastrata tra due strapiombi è presente la Grotta due stanze.

Al limitare di Vignanotica vi sono due grotte. Una è la Grotta dei sogni, che i pini rivestono scendendo fino al mare; l’altra è la Grotta della tavolozza, che forse è la numero uno per grandezza e per bellezza dei colori. Infine, a poca distanza, la Grotta Campana grande, che ripete, come la consorella minore, la forma della campana.