
tratto da Vieste Gemma del Gargano di Ludovico Ragno.
Per difendere i paesi della costa dalle scorrerie dei pirati e dei corsari, il Viceré di Napoli, Pietro Toledo, fece riattivare nel 1535 alcuni castelli, fra i quali quelli di Vieste e di Manfredonia, e fece costruire lungo il litorale del regno 366 torri di vedetta. Di queste, otto furono ubicate sulla marina di Vieste.
Le torri di vedetta «quadrate e salde» – ci informa il Troyili ( Istoria generale del Reame di Napoli, dell’abate Troyili, pubblicata a Napoli nel 1747 ) – furono costruite in punti tali che ognuna era visibile dalla spiaggia e dalla campagna circostante. In ciascuna torre prestavano servizio due sentinelle, provviste di armi sufficienti per impedire lo sbarco di eventuali assalitori; e nell’interno trovavano rifugio i contadini dei dintorni quando gli assalitori fossero tuttavia sbarcati. Diciamo che due soldati non potevano certo impedire lo sbarco dei pirati o corsari che fossero, ma è pensabile che fossero in grado di mettere in moto il dispositivo di sicurezza costiero esistente.
Quando venivano avvistati detti navigli, le torri se li segnalavano l’un l’altra: di giorno col fumo, di notte coi fuochi, avvertendo così anche gli abitanti del contado di mettersi in salvo o, meglio ancora, di prendere le armi e prepararsi a combattere. Durante la notte, due guardie a cavallo percorrevano il litorale mantenendo il contatto con gli uomini di guardia; se vedevano qualche imbarcazione sospetta, che non era stata avvistata dalle torri a causa dell’oscurità, ne davano avviso ai torrieri con grida e spari. E i torrieri davano l’allarme generale. Sorvegliavano i sorveglianti alcuni capitani a cavallo.
Lungo le coste dell’Italia Meridionale c’era dunque un sistema difensivo, articolato sulle torri e i castelli, che avrebbe dovuto rendere le città imprendibili dalla via del mare. Ma il sistema non funzionò come si era pensato, poiché non fermò le incursioni dei pirati e dei corsari, che lo forarono spesso con attacchi ai piccoli insediamenti urbani rapidi, decisi, spietati.
Torre del Ponte, litoranea Vieste – Mattinata, diroccata;
Torre di Porto Nuovo, litoranea Vieste – Mattinata, in buono stato;
Torre Gattarella, litoranea Vieste – Mattinata, diroccata;
Torre S. Felice, litoranea Vieste – Mattinata, ristrutturata;
Torre di Campi, litoranea Vieste – Mattinata;
Torre dell’Aglio, litoranea Vieste – Mattinata, in buono stato;
Torre di Pugnochiuso, litoranea Vieste – Mattinata, diroccata;
Torre Preposti, litoranea Vieste – Mattinata;
Torre di Porto Greco, litoranea Vieste – Mattinata;
Torre Papagno, litoranea Vieste – Peschici, ristrutturata in struttura ricettiva;
Torre Porticello, litoranea Vieste – Peschici, ristrutturata;
Torre di Sfinalicchio, litoranea Vieste – Peschici, diroccata.